11 luglio 2013

Il contadino

Ho sempre definito il Contadino, fra le altre cose, il Depositario del Territorio. Colui che si prende carico di rendere straordinarie le nostre colline e i territori di gran parte del nostro Bel Paese. Provate a dare spazio ad un incubo, e a immaginare i nostri sinuosi rilievi senza i vigneti!!! Per questo, e già solo per questo, il Contadino dovrebbe essere pagato! D'altronde un giardiniere che cura le aiuole cittadine o quelle private, mica lavora "a gratis", come si dice dalle nostre parti...

L'ennesima prova l'ho avuta in occasione del 68° Congresso Nazionale Enologi Enotecnici Italiani 2013, tenutosi ad Alba dal 4 al 7 di Luglio. I miei colleghi incaricati, con un alacre lavoro e tanto, anzi, tantissimo impegno e tempo, sottratto alle loro famiglie, hanno organizzato qualcosa di meravigliosamente bello! Credo che abbiano fatto si che, il Piemonte, di fronte all'Enologia Italiana, abbia mantenuto il suo glorioso prestigio, guadagnatosi, nel tempo, grazie ai grandi personaggi nativi.

L'organizzazione si è concentrata sui particolari: spostamenti, accoglienza, location delle cene, qualità degli argomenti trattati, vini serviti, cura dell'aspetto turistico osservato dai famigliari dei congressisti, organizzazione di una megadegustazione guidata (in un unico salone 360 postazioni per 7 vini!!! Provate a contare i bicchieri, aggiungendo uno per l'acqua!!!) e tante altre cosucce che hanno determinato la differenza. Tutto questo con il favorevole contributo, a 360° (qualcuno pensa che con i soldi si faccia tutto... ma non è così!!!), di alcune Aziende, in questo caso non grandi aziende, ma Aziende Grandi (detto alla Angelo Gaia...). Vedendo coinvolte 600 persone, fra congressisti e famigliari, si può capire cosa è costato il tutto...

Per ciò che mi riguarda il mio contributo, per questione di ruoli e di tempo, è stato quello di fare da parlatore (speaker per le persone di lingua inglese...) su uno dei pullman, che hanno raccolto gli ospiti dell'Hotel Savona di Alba per raggiungere Cossano Belbo e la fantastica cornice della Sala di Affinamento dell'Azienda F.lli Martini Secondo.

Incredibile è sottolineare l'emozione e, diciamolo, la preoccupazione, di Massimo Marasso, un Enologo che gestisce decine di milioni di bottiglie prodotte ogni anno, che accoglie migliaia di persone all'anno, ma che, quella sera, non vedeva l'ora che si traessero le somme e che fossero positive. Come lo sono state!!!

Si è partiti, appunto, da piazza Savona ad Alba, si è presa la superstrada in direzione Asti, per andare a Barbaresco, e per poi scendere a Neive. Il compito non è stato difficile, data la meravigliosità del paesaggio che accarezza la superbia del Nebbiolo, è bastato dire: guardate a destra e guardate a sinistra. Si è proseguito per Mango per scendere a Castiglione Tinella, anche qui non è stato difficile, data la meravigliosità del paesaggio che accarezza la dolcezza del Moscato, è bastato dire: guardate a destra e guardate a sinistra.

La stessa cosa è successa da Castiglione Tinella a Cossano Belbo. Cosa voglio dire? Che mentre tutto ciò che è stato elencato prima è frutto del lavoro e dell'investimento dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani e delle Aziende Grandi, la visione che ci hanno offerto le Nostre Colline, gratuitamente, e la loro meravigliosità, è da imputare ai nostri Contadini!!! Nessuno è andato a dire loro "guardate che passeremo di lì" ...eppure, loro si sono fatti trovare pronti e, volontariamente, disponibili! Senza alcun preavviso!!!

GRAZIE!

È la parola che dovremmo spendere, magari attraverso una pagina di giornale, verso i nostri Contadini. Non faremmo altro che, giustamente, replicare quello che Oscar Farinetti (menzionato da Gaia nel suo intervento) già fa (vedi i cappelli di paglia e le magliette con su scritto "siamo Tutti Contadini" presso gli Eataly di tutta Italia e nel Mondo), e se lo fa lui... ci sarà un perché!!!

Nella mia visione, ed egoisticamente, ai Contadini chiederei ancora un ultimo, ma importantissimo, sforzo: avete fatto 30, fate 31. Per piacere, per favore, a nome di quelli che la pensano come me (e sono tanti). Ormai, volenti o nolenti, cari Contadini, vi siete dimostrati i Depositari del Territorio che SI VEDE... andate oltre! Preservando il Territorio che Non Si Vede, MA CHE SI SENTE!!! Quindi limitando, ma ancora meglio, ABOLENDO tutto ciò che metterebbe in forse la Vita della Terra e, di conseguenza, dell'Uomo. Lo so. Nessuno vi pagherà abbastanza per ciò che farete. Ma fatelo. Per favore. Per voi. Per le vostre Famiglie. Per chi lavora per voi. Per noi. Per le nostre Famiglie. Per chi consumerà il vostro prodotto.

Il mio augurio? Che siate ripagati per ciò che farete, pensando che "la giustizia non appartiene a questo mondo"!!!

GRAZIE. A nome mio e di condivide questo messaggio, appena espresso.